Vertice tra Conte e Tridico, premier insoddisfatto per i ritardi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Confronto Conte-Tridico, il premier insoddisfatto per i ritardi

Giuseppe Conte

Confronto a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il numero uno dell’Inps Tridico.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato Pasquale Tridico a Palazzo Chigi Un faccia a faccia schietto e sincero che inevitabilmente avrà portato i due a confrontarsi su tema critico come quello della cassa integrazione. O meglio, dei ritardi nel pagamento della cassa integrazione.

Vertice tra Conte e Tridico

Proprio la cassa integrazione lenta e macchinosa rappresenta una delle armi più efficaci nelle mani dell’opposizione, che continua a far menzione delle persone che ancora non hanno ricevuto i soldi. Ed evidentemente per il governo il problema è diventato inaccettabile. Se un ritardo iniziale poteva essere prevedibile o comunque comprensibile, ora il problema diventa intollerabile. Da risolvere nel minor tempo possibile

Palazzo Chigi
Palazzo Chigi

Premier insoddisfatto per i ritardi

Stando alle indiscrezioni emerse a mezzo stampa, Conte si sarebbe detto decisamente insoddisfatto. E non potrebbe essere altrimenti. Si può parlare dello scarico delle responsabilità, dei dettagli, ma la discussione sarebbe sterile. Il dato di fatto, quello che conta, è che migliaia di persone non hanno ricevuto i soldi. E il bilancio, numeri alla mano, non può essere soddisfacente.

Giuseppe Conte
Roma 25/05/2018 – consultazioni Quirinale / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte

La nuova strategia del governo

Per il futuro prossimo il governo starebbe pensando ad una nuova strategia: disincentivare il ricorso alla cassa integrazione.

L’idea di fondo è che per poter ripartire appieno, le aziende – quelle che possono ovviamente – debbano tornare ad operare a pieno regime, magari con un aiuto dello Stato che potrebbe garantire in incentivo per le aziende che non mettono i dipendenti in cassa integrazione.

In termini pratici, l’aiuto dello Stato potrebbe tradursi in una riduzione dei costi dei lavoratori. Di fatto il lavoratore, che percepirebbe lo stipendio pieno, costerebbe meno per l’azienda grazie al sostegno dello Stato.

L’effetto collaterale è una minor pressione sull’Inps. La Cassa integrazione sarà confermata, prolungata e dove possibile migliorata, ma lo scopo del governo sarebbe quello di scoraggiare in qualche modo il ricorso alla Cig puntando sul ritorno a lavoro.

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ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2020 15:16

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